FILIPPINE – BORACAY

FILIPPINE – BORACAY

Boracay | Filippine – gennaio 2024

INFORMAZIONI

Organizzare un viaggio nelle Filippine non è così semplice.
Il primo elemento da considerare sono le condizioni meteo, che – se sottovalutate – sono in grado di rovinare l’intera vacanza; si tratta di un paese estremamente piovoso, dove nella stagione umida i giorni medi di pioggia mensili sono 23 su 30, mentre nella stagione secca sono 13 su 30.
A complicare ulteriormente la situazione, l’alternanza tra stagione umida e stagione secca varia dalla costa ovest, al centro, alla costa est.
Diventa quindi fondamentale documentarsi su internet per capire quale sia il periodo meno piovoso rispetto alla propria isola.
Per quanto riguarda Boracay, costa ovest, i mesi più favorevoli vanno da gennaio ad aprile.
Noi abbiamo trovato tempo splendido per tutta la durata del soggiorno (6 giorni).

Il secondo elemento è rappresentato dalla scelta dell’isola – le Filippine comprendono più di 7.000 isole, di cui 800 abitate – ma sono relativamente poche quelle facilmente raggiungibili e che offrono servizi adeguati per il turista medio.
Ci sono isole più indicate per le immersioni subacquee, altre per il surf/kitesurf, isole dove fare vita mondana e altre quasi totalmente incontaminate, dove trascorrere il proprio soggiorno nell’isolamento più totale.

Nel nostro caso, avendo pochi giorni a disposizione, abbiamo dovuto optare per una delle isole più turistiche – Boracay – che tuttavia rappresenta un ottimo compromesso tra mare stupendo e una buona offerta di servizi, oltre alla possibilità di fare immersioni.


La White Beach

COME RAGGIUNGERE BORACAY
Boracay è un’isoletta di soli 10 km quadrati e dipende dall’isola principale, Panay, nella regione della Visayas Occidentale.
Si dovrà quindi volare da Manila su Panay con la compagnia Cebu Pacific e una volta atterrati nel piccolo aeroporto di Caticlan, prendere un pulmino per il porto e una barca per Boracay; le distanze sono comunque molto ridotte e il tempo di percorrenza Panay-Boracay è di circa 1 ora.
La maggior parte degli hotel organizza il transfer a pagamento, ma volendosi organizzare in autonomia non ci sono problemi.

I nostri voli
Milano-Dubai | Manila: Emirates
Manila-Boracay: Cebu Pacific

DOVE SOGGIORNARE
La località principale di Boracay, dove sono concentrati hotel, ristoranti e negozietti è la White Beach, una striscia di sabbia bianco borotalco, lunga 4 km e bordata da una distesa fittissima di palme, un vero paradiso.
La scelta tra resort, hotel e piccole strutture a gestione familiare è davvero molto ampia e per ogni tasca.
Noi abbiamo soggiornato all’Astoria Current, un anonimo albergone affacciato sulla spiaggia, di buon livello ma di certo non esteticamente intonato con l’ambiente circostante.
Una pecca di quest’isola è la cementificazione: dovendo sopportare un afflusso turistico cospicuo, gli hotel sono stati costruiti uno accanto all’altro e su più piani; fortunatamente le strutture sono tutte in ottime condizioni e nascoste dalle palme.
Boracay non è di certo un’isoletta incontaminata, ma lo scenario tropicale e l’atmosfera ne fanno ugualmente un luogo meraviglioso.

Sara

LA WHITE BEACH
La White Beach è suddivisa in 3 sezioni: Station 1, Station 2 e Station 3.
La Station 1 è l’ultimo tratto di spiaggia, separato da un promontorio dalla Station 2 e 3; sconsiglio di soggiornare qui, poiché per raggiungere il paesino (Station 2) e necessario prendere i tricycle taxi, i tuk tuk elettrici utilizzati per spostarsi sull’isola; nella Station 1 si trovano le strutture più lussuose (Movenpick, Shangri-La).
La Station 2 è il fulcro di Boracay, dove si concentrano la maggior parte degli hotel, ristoranti e locali notturni; qui si trova anche la D’Mall, una vietta con qualche negozietto.
Questa è la zona più caotica dell’isola, ad ogni ora del giorno e della sera. I locali si susseguono senza sosta e dal tramonto in avanti sparano musica a tutto volume.

La White Beach, Station 3

La Station 3 occupa il primo tratto della White Beach ed è il luogo più tranquillo e tipico di Boracay. I grandi albergoni in cemento lasciano spazio a piccoli hotel a gestione familiare – che si affacciano sul tratto di spiaggia dove si trovano le tipiche piroghe di legno dei pescatori.
Questa porzione della White Beach è per me il luogo migliore dove pernottare; benchè la nostra scelta sia ricaduta su una standardizzata catena alberghiera, al confine tra Station 2 e Station 3 – non fidandoci dei prezzi ben più bassi delle piccole strutture a gestione familiare – ci siamo subito resi conto che al contrario il livello di queste ultime è assolutamente buono: basse casette circondate dalle palme, ognuna con il proprio ristorante, in un angolo di spiaggia appartato e silenzioso, ma comunque a pochi passi dalla movida. Se dovessi tornare a Boracay è esattamente qui che starei!

I 4 km della White Beach sono tutti percorribili a piedi, sia via spiaggia, sia lungo il vialetto interno che costeggia gli hotel; tra questi ultimi e il mare si trova una distesa fittissima di palme, che vengono utilizzate dai turisti per ripararsi dal sole; la spiaggia è infatti quasi totalmente libera e non ci sono stabilimenti balneari – se non qualche lettino qua e là.
Nelle ore centrali della giornata, quando il sole è perpendicolare, i colori esplodono: l’acqua è turchese e cristallina, la sabbia bianchissima e le fitte fronde delle palme da cocco contribuiscono a creare il perfetto scenario esotico. Il mare degrada dolcemente e per i primi metri ci si può immergere in una laguna davvero spettacolare.

La White Beach

A Boracay si trascorre quindi la propria vacanza direttamente sulla White Beach, dove si trovano anche gli ATM per prelevare contanti e gli ufficetti dei cambi valuta; una spiaggia paradisiaca dove tutto gira perfettamente e che nonostante l’affollamento viene mantenuta molto pulita, con gli uomini dei cocchi che passano regolarmente e staccare quelli a rischio caduta e le varie strutture che mantengono in ordine il tratto di spiaggia sul quale si affacciano – ma alle spalle un paesino poco sviluppato e senza nessun servizio per i turisti.
Il piccolo centro abitato dietro alla Station 2 è purtroppo decadente, sporco ed è più che altro il dormitorio del personale impiegato negli hotel e ristoranti.

Volendo vedere altre spiagge a Boracay, ci si può recare a Bulabog Beach e a Puka Beach.
Bulabog Beach si trova a 10 minuti a piedi dalla White Beach ed è il luogo ideale per gli appassionati di kitesurf; questa zona è ovviamente molto ventosa e con il mare increspato. Su questo tratto di spiaggia si affacciano una manciata di hotel di buon livello e innumerevoli scuole di kitesurf, ma il paesaggio non ha nulla a che vedere con la perfezione esotica della White Beach.
Puka Beach è invece una spiaggia stupenda che si raggiunge in circa 20 minuti di tricycle dalla White Beach. La location è molto selvaggia, con un fitto palmeto, la sabbia bianchissima e il mare turchese. Qui non ci sono strutture alberghiere, quindi ci si può recare solo in giornata e bisogna considerare che in loco non sono presenti ristoranti.

Bulabog Beach

DIVING
Le Filippine sono conosciute per essere una meta subacquea top nel mondo, ma ovviamente questo non riguarda tutte le isole.
Il sito di immersione numero uno è Tubbataha Reef, un parco marino raggiungibile solo in alcuni periodi dell’anno tramite crociera subacquea, a diverse ore di navigazione dall’isola di Palawan.
Volendo invece soggiornare sulle isole e fare immersioni, quasi dappertutto si troveranno centri diving, ma alcuni tra i siti più belli si trovano a Cebu, Malapasqua, Bohol, Coron e Siquijor.

Boracay non è una delle isole migliori per gli appassionati di subacquea, poiché la barriera corallina non è particolarmente colorata né più di tanto popolata, ma è adattissima per i principianti o per chi vuole fare immersioni rilassanti.
I centri diving si susseguono lungo la White Beach e propongono solitamente 4 tuffi al giorno, con andata/ritorno dopo ogni immersione, dato che la barriera corallina si trova a soli 15 minuti di navigazione dalla costa.
Con il brevetto Advanced ci si può immergere su due relitti – una nave e un aereo – che si trovano a circa 30 metri di profondità e che si possono esplorare anche all’interno; queste sono sicuramente le esperienze subacquee più interessanti a Boracay.
Le classiche immersioni su barriera sono invece un po’ misere, sia per la visibilità che non è mai ottimale in questa zona, ma soprattutto per la scarsità di pesce.
Noi ci siamo appoggiati a Dive Gurus – un piccolo centro diving nella Station 3 – e abbiamo trovato uno staff molto preparato, prudente e super accomodante.

Sara e Enri

Il nostro soggiorno a Boracay è durato solo 6 giorni, ma se avessimo avuto più tempo a disposizione mi sarebbe piaciuto esplorare almeno una seconda isola. Con 2/3 settimane di viaggio si possono invece raggiungere luoghi ancora incontaminati; se già Boracay è uno stupendo paradiso tropicale, non oso immaginare cosa possano essere le isolette più remote.


White Beach
White Beach
White Beach
Sara
White Beach, Station 3
White Beach
White Beach
White Beach
White Beach, Capodanno
White Beach, Capodanno
Sara e Enri
White Beach, Capodanno
Gelato Halo Mango
White Beach
Sara
White Beach
White Beach
White Beach
Sara
Puka Beach
Bulabog Beach
Localino
Sara