EGITTO – PADI OPEN WATER COURSE
Sharm El Sheik | Egitto – aprile 2010
INFORMAZIONI
Il corso Open Water della PADI permette di scendere fino ad una profondità di 18 metri ed è strutturato in 4 giornate in cui si alternano teoria in aula ad immersioni in piscina e in mare.
La temperatura dell’acqua a Sharm El Sheik ad aprile è intorno ai 23°. Consiglio una muta umida da 5 millimetri, meglio se con cappuccio.
La temperatura esterna è piacevole, tra i 25° e i 30° durante il giorno con leggera escursione termica la sera.
Abbiamo prenotato volo e soggiorno in autonomia, senza appoggiarci ad un’agenzia di viaggi e NON abbiamo risparmiato come speravamo. Il Mar Rosso rimane una meta da pacchetto all inclusive.
La settimana centrale di aprile siamo stati al Domina Coral Bay Resort – Sultan Hotel di Sharm El Sheikh per prendere il brevetto Open Water.
Abbiamo scelto questa destinazione per la bellezza della barriera corallina e la presenza di ottimi centri diving.
Abbiamo prenotato per conto nostro sia il volo, Meridiana, che la struttura, ma confrontandoci con altre persone che avevano acquistato il pacchetto All Inclusive presso l’agenzia di viaggi, ci siamo resi conto di non aver risparmiato – come era accaduto invece per altre destinazioni organizzate con il fai da te – principalmente Asia.
LA STRUTTURA
Il Domina Coral Bay è una struttura enorme, al suo interno ci sono diversi hotel (di livello differente), una SPA, un centro diving, innumerevoli ristoranti e piscine, negozietti, una discoteca, alcune multiproprietà, insomma una piccola cittadina affacciata su Tiger Bay, tra Sharm El Sheikh e Naama Bay.
Noi abbiamo optato per il Sultan Hotel, di medio livello. Le camere sono dislocate in palazzine a 2 piani, vista giardino o piscina; l’interno delle stanze è essenziale e la pulizia discreta.
Le aree comuni sono molto curate, dai giardinetti, alle aiuole, ai sentierini, estremamente verdi e in contrasto con l’aridità del deserto circostante. Camminando lungo il sentiero principale che costeggia la spiaggia si può avere una visuale d’insieme dell’intero villaggio, davvero molto suggestiva.
Il nostro ristorante è il Sultan, a buffet; la qualità del cibo è discreta, anche se c’è poca varietà pasta e dolci sono sempre presenti.
L’All Inclusive ci ha permesso di pranzare e cenare solo nel nostro ristorante, ma avevamo le bibite gratuite in tutti i bar del resort e il 30% di sconto negli altri ristoranti.
Ci sono diverse spiagge, tutte molto carine anche se un po’ caotiche.
Quella principale è molto movimentata, con l’animazione, la musica, il pontile galleggiante che permette di tuffarsi direttamente dopo il drop-off. La spiaggia del Sheikh Coast Diving (vicino al Sultan Hotel) è più tranquilla, anche se comunque affollata da lettini e ombrelloni.
La barriera corallina arriva quasi fino a riva, non è quindi possibile l’accesso diretto al mare, se non in alcuni punti e per pochi metri; è necessario entrare in acqua dal pontile.
Il mare è molto bello, certo non ha i colori accecanti dei mari esotici, ma l’acqua è trasparentissima e la barriera corallina davanti al Coral Bay incantevole.
Il tempo è stato sempre splendido – 32° circa di giorno, 25° la sera – sempre sole e un piacevole venticello per tutta la settimana. Io ho trovato l’acqua del mare davvero fredda, per fare snorkeling ho affittato il mutino presso il centro diving e per le immersioni ho addirittura messo 2 mute, una sull’altra. Bisogna però considerare che sono molto freddolosa.
Abbiamo fatto una sola escursione, la giornata in barca nel parco marino di Ras Mohammed con pranzo a bordo e snorkeling in tre siti diversi. La barriera corallina è molto colorata e la varietà di pesci notevole: farfalla, chirurgo, leone, palla, nemo, barracuda, murene, cernie e una tartaruga.
L’unica altra uscita dal villaggio è stata la serata a Naama Bay, cittadina molto turistica, piena di ristoranti, discoteche e negozi. Gli egiziani sono parecchio insistenti, bisogna camminare in mezzo alla strada per riuscire a sfuggirgli.
Non abbiamo avuto il tempo di fare altro, dato che le nostre giornate sono state completamente assorbite dal corso sub.
IL BREVETTO PADI OPEN WATER
Ci siamo appoggiati al Sheikh Coast Diving, all’interno del resort; il centro è organizzatissimo e ben fornito di attrezzatura, sono molto cordiali e simpatici e hanno contribuito a rendere questa esperienza meravigliosa. I corsi vengono tenuti in diverse lingue, italiano, inglese, francese, russo.
Il corso è stato molto impegnativo in termini di tempo, ovvero 3 giornate e ½ totalmente occupate, ma d’altronde questo è il motivo per cui siamo venuti fin qui.
1° giorno | Visione del DVD in sala – 3 ore più relativi quiz.
2° giorno | Mattina: immersione in piscina con esercizi vari, molto utile per prendere confidenza con l’attrezzatura. Pomeriggio: immersione in mare – profondità 5 metri – ripetizione degli esercizi fatti in piscina.
3° giorno | Mattina: 1° immersione in mare – profondità 12 metri – e prime emozioni legate al mondo subacqueo. Pomeriggio: 2° immersione in mare – profondità 12 metri.
4° giorno | Mattina: 3° immersione in mare – profondità 18 metri. Questa è l’immersione più profonda del corso e si comincia a sentirsi più sicuri e padroni dell’attrezzatura. A seguire 4° ed ultima immersione – profondità 12 metri. Pomeriggio: visione degli ultimi DVD ed esame finale a quiz.
Il corso è terminato e siamo brevettati!
Purtroppo non abbiamo avuto il tempo di fare una giornata di immersioni dalla barca, alla scoperta di barriere coralline ancora più colorate e popolate di quella che abbiamo visto noi di fronte al resort. Le immersioni del corso si sono svolte tutte sull’house reef, essendo più semplici e senza corrente. Sarà per la prossima volta.
L’ultimo giorno è arrivato come sempre alla velocità della luce. Partiamo pienamente soddisfatti per questa vacanza incantevole che ci ha ormai proiettati verso una nuova dimensione di viaggio, alla quale d’ora in avanti si assocerà sempre – dove possibile – la subacquea!